Dopo il salasso fiscale di novembre, che impone versamenti di imposte entro la fine del mese di circa 55 miliardi di euro all’erario tra Iva, acconti Irpef, addizionali Irpef, Irap, Ires e ritenute di imposta, con imposte, tasse e tributi che superano 490 mld di euro l’anno, tra due settimane saranno pagate le tredicesime, che ammontano quest’anno a 34,40 miliardi di euro così ripartite: 9,2 miliardi ai pensionati (come nel 2014) 9,5 miliardi ai lavoratori pubblici (+1,00%); 15,7 mld (0,6%) ai dipendenti privati (agricoltura, industria e terziario).
Quest’anno alcune imprese hanno già dichiarato di non riuscire a pagare le tredicesime, a causa delle tasse e delle difficoltà di accesso al credito. Tra le ragioni indicate per ‘giustificare’ il mancato pagamento della tredicesima, prevale infatti l’eccessiva concentrazione degli adempimenti fiscali in dicembre, indicata dal 73% delle imprese che sono costrette a non pagare (erano il 70% nel 2015); mentre il 27% delle imprese, denuncia la mancata concessione da parte delle banche del prestito necessario a coprire l’esigenza di maggiore liquidità.
Tredicesima impiegata per pagare gli aumenti iniziati a gennaio 2016 con le tariffe autostradali, benzina, bolli, accise, Tari; tariffe idriche, elettriche e del gas; ed un’altra serie infinita di ordinari balzelli che sfiancano le famiglie e mangiando i redditi, con le consuete scadenze fiscali, quali tasse, bolli, rate e canoni, che durante il mese di dicembre i contribuenti sono chiamati a versare, in particolare Tasi ed Imu seconda casa, da saldare entro il 16 dicembre. Con il risultato di ridurre dell’85,4% l’agognata gratifica natalizia. Nel rincorrersi dei pagamenti da effettuare entro il 31 dicembre, dei 34,90 miliardi di euro di tredicesime che verranno pagate quest’anno, il 14,6 per cento, ossia 5,1 miliardi di euro, come nel 2015, resterà realmente nelle tasche di lavoratori e pensionati.
Nel consueto appuntamento Adusbef che fa i conti (da 25 anni) nelle tasche degli italiani, su un monte tredicesime di 34,90 miliardi, +1,5% rispetto ai 34,40 miliardi del 2015: l’esborso per RC Auto assorbirà 5,1 miliardi, -1,9% rispetto al 2015. Per rimborsare prestiti e/o ratei se ne andranno 4,3 miliardi. +2,4% rispetto al 2015. Per pagare le rate di mutuo si spenderanno 3,8 miliardi, -2,6% rispetto al 2015. Per il bollo auto/moto occorreranno 4,2 miliardi, +2,4% rispetto al 2015. Le bollette assorbiranno 7,7 miliardi, +1,3% rispetto al 2015. L’IMU sulla seconda casa assorbirà 2,3 miliardi, +9,5% rispetto al 2015. La seconda rata della Tasi costerà 2,4 miliardi, +9,1% rispetto al 2015. Il totale delle voci di uscita considerate ammonta a 29,8 miliardi, +1,7% rispetto al 2015.
Per scopi più piacevoli restano 5,1 miliardi di euro, il 14,8%, rispetto al 9,4% del monte tredicesime, che potranno essere utilizzati per cenone, regali (spesso ai più piccoli), qualche viaggio, qualcosa da mettere da parte per future esigenze, non servirà a rilanciare i consumi, né ad alleviare le preoccupazioni di famiglie sempre più impoverite da rincari speculativi che si profilano in tutti i settori.
Adusbef e Federconsumatori, invitano il Governo ad un ravvedimento operoso, sia nella riduzione del debito pubblico (un macigno di 2.213 miliardi di euro a settembre 2016, con un aumento di 106 miliardi di euro dal febbraio 2014, data di insediamento del Governo Renzi), con la vendita di oro e riserve di Bankitalia, che nei tagli a sperperi e sprechi pubblici, destinando tali risparmi a ricerca, sviluppo, innovazione ed un paino straordinario del lavoro per i giovani.
Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)
Roma,26.11.2016
Le tabelle che seguono riportano le stime di Adusbef.
|
2015 |
2016 |
VARIAZIONE 2016/2015 |
PENSIONATI |
9,20 |
9,30 |
+1,1% |
LAVORATORI PUBBLICI |
9,50 |
9,70 |
+2,1% |
DIPENDENTI PRIVATI |
15,7 |
15,90 |
+1,3% |
TOTALE |
34,4 |
34,90 |
+1,5% |
COME VERRANO SPESE LE TREDICESIME 2016 – IMPORTI IN MILIARDI DI EURO (IN PARENTESI: peso PERCENTUALE DELLE SINGOLE VOCI SU MONTE TREDICESIME DELL’ ANNO)
STIME ADUSBEF(25° RAPPORTO) SU DATI UFFICIALI (VARIAZIONE SUL 2015)
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2015 |
2016 |
VARIAZIONE 2016/2015 |
RC AUTO |
5,2 (15,1%) |
5,1 (14,6%) |
– 1,9 % |
PRESTITI/RATEI |
4,2 (12,2%) |
4,3 (12,3%) |
+2,4 % |
CANONE RAI |
0,0 |
0,0 |
– |
MUTUI CASA |
3,9 (11,3%) |
3,8 (10,9%) |
– 2,6 % |
BOLLI AUTO/MOTO |
4,1 (11,9%) |
4,2 (12,0) |
+ 2,4 % |
BOLLETTE UTENZE |
7,6 (22,1%) |
7,7 (22,1%) |
+ 1,3 % |
IMU SECONDA CASA |
2,1 (6,1%) |
2,3 (6,6%) |
+ 9,5 % |
TASI SECONDA RATA |
2,2 (6,4%) |
2,4 (6,9) |
+ 9,1 % |
TOTALE delle voci considerate |
29,3 (85,2%) |
29,8 (85,4) |
+ 1,7 % |
RIMANENZA |
5,1 (14,8%) |
5,1 (14,6) |
0,0 |
TOTALE |
34,40 |
34,90 |
+ 1,5 % |