In Comunicati, Trasporti e Turismo

Gli italiani si apprestano a partire in qualsiasi modo  per le classiche "ferie di Agosto"  utilizzando qualsiasi mezzo di trasporto adeguato alle proprie necessità.

A tal proposito proprio in  questo periodo di intenso Turismo i dati dell'O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, evidenziano che la percezione della pulizia dei mezzi di trasporto e dei luoghi di partenza e di arrivo, lascia interdetti e sbigottiti i viaggiatori.

Infatti, i problemi più sentiti dai viaggiatori nei  traghetti, autobus, treni ,  metropolitane  sono soprattutto cattivi odori, presenza di chewing gum, imbrattamenti, bagni sporchi e privi carta igienica e saponi, cestini della spazzatura pieni ecc.. Da questa situazione disastrosa si salvano, ma non sempre, gli aerei e gli aeroporti, considerati nel complesso puliti.

Un degrado che ci deve far riflettere – dichiarano Rosario Trefiletti e Elio Lannutti –  perché le condizioni di igiene carenti sui mezzi di trasporto influiscono in maniera molto significativa sul viaggiatore e di conseguenza sull'intera vacanza.

Tra le altre necessità, emergono interventi di pulizia dei posti a sedere nella sale d'attesa con particolare riferimento alla presenza di sedute infestate da cimici e da altri insetti. Secondo i vacanzieri che scelgono i mezzi di trasporto per spostarsi da un posto di villeggiatura ad un altro,  in Italia c’è molto da lavorare per migliorare le condizioni di viaggio e assicurarsi così una buona vacanza.

Nelle altre capitali tutto questo non accade, o meglio non così evidente …allora ci domandiamo perché?

Chiediamo:

–  interventi di miglioramento per assicurare un comfort maggiore al viaggiatore;

–  di intensificare pulizia nei mezzi di trasporto e nelle sale di attesa di stazioni ferroviarie e  marittime, proprio in questo periodo di maggior affluenza di viaggiatori;

–  di aumentare i controlli su tutti i mezzi di trasporto per garantire sicurezza e qualità;

 

–  di verificare l'idoneità dei mezzi di trasporto per evitare ritardi clamorosi.

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