L’AGCOM ha prorogato a fine dicembre il diritto dei cittadini di scegliere liberamente il proprio modem, senza essere vincolati all’acquisto nel momento della sottoscrizione di un contratto di adsl/fibra.
I cittadini, quindi, per godere finalmente della libertà di scelta su quale modem utilizzare, dovranno attendere il 2019.
Un vincolo decisamente restrittivo per gli utenti che oggi, a causa di tale situazione, si trovano a pagare complessivamente, per il noleggio del modem (a parte rare eccezioni che lo mettono a disposizione gratuitamente), da 70,20 Euro a 187,20 Euro (con vincoli che variano da 36 a 48 mesi).
Un modem sul mercato costa mediamente da 32,99 Euro a 86,99 Euro (un modello medio, equiparabile a quelli forniti dal gestore di telefonia).
Nel dettaglio facendo due esempi, lo stesso modem fornito da un gestore al costo di 96,00 Euro sul mercato costa al massimo 71,99 Euro, con un sovrapprezzo del 33% applicato dal gestore.
Prendendo in considerazione un altro gestore emerge come il modem che in bolletta si paga 187,20 Euro sul mercato costa 124,99 Euro, con un aggravio del 50%.
Appare immotivata, alla luce di tali dati, la scelta di prorogare ulteriormente l’imposizione del modem da parte del gestore. In tal modo si continua a violare i diritti degli utenti sanciti già dal 2016 con la normativa europea sulla neutralità della rete.
L’AGCOM si è pronunciata su tale vicenda ad agosto, gli operatori del settore hanno avuto il tempo necessario per adeguarsi, per questo troviamo del tutto inaccettabile questa ulteriore proroga. Ci auguriamo che i gestori si adeguino a questa nuova scadenza senza ulteriori ritardi, ma soprattutto senza scorrettezze o escamotage. Adiconsum, Adoc e Federconsumatori monitoreranno prontamente che tale delibera sia rispettata e che gli operatori non trasformino la libertà di modem nell’ennesima beffa per gli utenti: continuando a far pagare loro per aumenti ingiustificati quanto, fino ad oggi, pagavano per il modem.