La notizia di questi giorni dell’uscita di Flavio Cattaneo dal ruolo di Amministratore Delegato di TIM ci ha lasciati preoccupati ed esterrefatti. Preoccupati per il futuro dell’azienda, per la sua continuità e per la sua operatività.
Esterrefatti per l’entità della buonuscita che viene riconosciuta all’ex AD, che ha ricoperto tale ruolo per un tempo così breve.
Ci auguriamo che al più presto venga ricostituito il vertice dell’azienda e che la nuova dirigenza abbia un forte orientamento verso gli utenti.
Sono tanti, infatti, i problemi, i disagi e le criticità che ogni giorno i cittadini ci segnalano e che riguardano la copertura della fibra, dell’Adsl e, addirittura, delle linee telefoniche TIM.
Lo stato di arretratezza dei collegamenti in alcune aree del Paese assume caratteri paradossali.
Di fronte a ciò appare evidente la necessità di una grande opera di modernizzazione ed efficientamento della rete.
Soprattutto per queste ragioni giudichiamo inaccettabile ed offensiva, nei confronti degli utenti, la buonuscita elargita a Cattaneo. 30 milioni di Euro che avrebbero dovuto essere investiti diversamente. Che avrebbero dovuto esse impiegati per risolvere i problemi ed i disservizi all’ordine del giorno, per estendere la fibra (che attualmente, ad esempio, non arriva nemmeno nel centro della Capitale d’Italia), per contribuire allo sviluppo del Paese.
Una liquidazione così esagerata risulta del tutto eccessiva, ancora di più alla luce della situazione di crisi aziendale, che vede i lavoratori chiamati a fare dei sacrifici pur di salvaguardare il proprio posto di lavoro.
La Federconsumatori rimane aperta ad un confronto costruttivo con l’azienda, nell’ottica di un superamento delle criticità segnalate dagli utenti.