Giungono segnali allarmanti sul fronte del telemarketing. All’indomani dell’approvazione da parte della Commissione competente, le aziende che operano in questo settore stanno avviando manovre tese a peggiorare il testo approvato al Senato, facendo pressioni sui componenti della Commissione della Camera dei Deputati.
Una manovra che appare ancora più deprecabile dal momento che tali aziende mascherano questa operazione dietro ad ipotetiche e non meglio specificate esigenze dei lavoratori, che oggi sono oggetto di precarietà, contratti di ogni tipo e minacciati continuamente per la conservazione del proprio posto di lavoro, paventando il trasferimento all’estero dei call center.
Ci auguriamo che il testo non venga stravolto, o peggio ancora, venga fatto saltare.
Federconsumatori ha evidenziato che sono presenti nel provvedimento numerose criticità, ma adesso sarà possibile mettervi mano nella prossima legislatura, essendo prioritario che, sul tema del telemarketing, si sia finalmente operato, aprendo uno spiraglio positivo nell’attuale giungla selvaggia delle “molestie telefoniche”.