Gli utenti di Bip Mobile (un operatore virtuale di telefonia cellulare che ha cessato l’attività) continuano ad avere difficoltà nel vedersi riconosciuto il diritto di usufruire del credito residuo delle loro Sim. Nel settore della telefonia cellulare, le schede prepagate vengono ovviamente pagate in anticipo dagli utenti i quali, come hanno diritto alla portabilità del numero presso un altro operatore telefonico, hanno diritto anche all’utilizzazione del credito maturato presso il precedente operatore. Se questo diritto è riconosciuto dalla normativa nel caso di scelta autonoma del consumatore, a maggior ragione deve essere garantito quando a interrompere unilateralmente il servizio è il gestore telefonico.
Le difficoltà economiche e finanziarie degli operatori non possono e non debbono ricadere sulle spalle e sulle tasche degli utenti. I quali, è bene ricordarlo, hanno già subìto un danno pesantissimo per essersi trovati improvvisamente senza preavviso alcuno, nell’impossibilità di utilizzare la linea telefonica mobile.
Federconsumatori e Adusbef ritengono che l’Agcom, così come è intervenuta per consentire un più rapido passaggio da Bip Mobile ad altro operatore (aumentando il tetto previsto di 500 migrazioni giornaliere), debba anche garantire che i diritti degli utenti sul credito residuo siano salvaguardati.
Questo per una ragione di giustizia sociale e più in generale per tutelare la credibilità dell’intero sistema delle telecomunicazioni.