In un momento in cui si assiste all’aumento esponenziale dei prezzi della maggior parte dei prodotti, con conseguenti rinunce e modifiche dei consumi, persino nell’ambito dei generi di prima necessità, come quelli alimentari ed energetici, le compagnie telefoniche pensano bene di aggiungere un ulteriore elemento di criticità ai bilanci delle famiglie. Sia TIM che WindTre hanno infatti confermato l’aumento delle tariffe in base al tasso di inflazione, come richiesto all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni durante l’estate.
Non Vorremmo rivivere quanto accaduto qualche anno fa con la fatturazione a 28 giorni, con le aziende del settore che, una dopo l’altra, decidono di mettere in atto una vera e propria forzatura per massimizzare il più possibile i profitti, senza tenere in alcuna considerazione le esigenze e i diritti della clientela. Considerando quanto si è rivelata tormentata la vicenda della periodicità delle bollette – su cui le compagnie sono sì state costrette a tornare sui propri passi ma in merito alla quale gli utenti coinvolti hanno dovuto affrontare un vero e proprio calvario per ottenere i rimborsi – non vorremmo trovarci di nuovo in una situazione analoga. Abbiamo altresì rilevato che ad oggi le informazioni sugli aumenti tariffari presenti sui siti web delle aziende coinvolte sono fortemente fuorvianti e lacunose e abbiamo pertanto sollecitato le compagnie ad apportare immediatamente le necessarie modifiche.
Alla luce di tali premesse chiederemo con la massima urgenza un tavolo di confronto con l’Autorità a cui partecipino anche il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e le maggiori compagnie di telecomunicazioni, in modo tale da poter individuare una soluzione rispettosa dei diritti dei consumatori dando priorità assoluta alle esigenze del cittadino.
Nel frattempo, continueremo a monitorare la situazione e nel caso di comportamenti scorretti o illegittimi procederemo ad intervenire nelle sedi e con le modalità opportune.
Telefonia: inaccettabili gli aumenti tariffari in base al tasso di inflazione annunciati da TIM e WindTre. Adoc, Federconsumatori e U.Di.Con chiedono incontro con AGCom, compagnie di tlc e Ministero delle Imprese.