Poco più di un mese fa l'Antitrust ha multato Vodafone e Wind Tre in merito alle condotte adottate dalle società nell’ambito delle promozioni destinate ad ex clienti. Ora anche Tim è stata sanzionata per 4,8 milioni di euro in relazione alla medesima questione: l’Authority ha accertato che la società, oltre ad aver attivato servizi non richiesti, non ha informato correttamente gli ex clienti a cui sono state proposte offerte "personalizzate" per tornare al vecchio gestore. Così come riscontrato nel caso degli altri due colossi della telefonia, anche Tim ha comunicato solo il prezzo mensile e le soglie di traffico delle offerte di winback, non specificando ulteriori costi né i vincoli di fruizione delle offerte stesse: si tratta, è evidente, di un comportamento che di fatto ha falsato la possibilità di scelta degli utenti e che pertanto configura a tutti gli effetti una pratica commerciale scorretta.
Accogliamo positivamente l’intervento dell’Antitrust, tuttavia sarebbe di gran lunga preferibile non dover continuamente rilevare questi comportamenti scorretti, attraverso i quali i gestori non si fanno scrupolo di ledere i diritti dei clienti. In questi casi purtroppo le Autorità di settore riescono solo in parte ad arginare i danni e spesso la prospettiva di una sanzione non costituisce un reale deterrente.
Per ulteriori informazioni e assistenza gli utenti coinvolti possono rivolgersi ad una delle sedi Federconsumatori presenti in tutta Italia al fine di valutare la possibilità di presentare un reclamo.