In Comunicati, Prezzi e Tariffe

L’idea di inserire il pagamento della TARI all’interno della bolletta di energia elettrica è semplicemente impensabile.

Questo è il contenuto di un emendamento presentato dalla Lega alla Legge di Bilancio.

Condividiamo la necessità di un contrasto all’evasione in relazione a tale imposta, ma la soluzione non è certo quella di aggravare la spesa bimestrale dei cittadini, che già a fatica arrivano a fine mese.

In questo modo, invece di pagare due volte l’anno (per un totale di 321,96 Euro annui secondo le stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, per una famiglia media di 3 persone) i cittadini pagherebbero circa 53,50 Euro in più ogni bimestre, aggravando la spesa già elevata per la bolletta elettrica, su cui già pesano oneri di sistemi insostenibili e rincari elevati.

Ci preoccupa, inoltre, la confusione avvenuta in occasione dell’introduzione del Canone Rai in bolletta, con errori, doppi addebiti e addebiti impropri. Alla luce di quanto accaduto non osiamo immaginare cosa potrebbe accadere con una tassa che, tra l’altro, è di competenza comunale ed in passato è già stata interessata da errori (non dimentichiamo la questione della Tari sulle pertinenze per cui molti cittadini attendono ancora i rimborsi). Infine ci chiediamo con che criterio l’azienda venditrice di energia ripartisca tali introiti ai comuni e con quali costi.   

L’attuale formulazione dell’emendamento riguarderebbe solo i comuni in dissesto o predissesto, configurando così alcuni profili di incostituzionalità, alla luce della disparità di trattamento dei cittadini.

“Chiediamo al Governo di non approvare tale emendamento, anzi, di predisporre al più presto una riforma equa degli oneri di sistema eliminando dalla bolletta elettrica inutili orpelli e componenti anacronistiche.” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.

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