L'Agenzia delle Entrate ha concesso a medici, farmacie e strutture sanitarie una proroga di nove giorni per inviare al Sistema Tessera Sanitaria i dati relativi a spese e rimborsi per prestazioni sanitarie erogate o parzialmente erogate nell'anno 2015.
Per i contribuenti è stata spostata al 9 marzo la data per comunicare all'Agenzia delle Entrate il diniego a trattare, per il 730 precompilato, i propri dati riguardanti le spese sanitarie sostenute nel 2015.
Si tratta infatti, come abbiamo spesso sottolineato, di dati sensibili che, se non trattati con la dovuta attenzione e cura, potrebbero dar luogo ad una gravissima violazione del diritto alla privacy dei cittadini.
Questi dati richiedono la massima sicurezza, per non finire in mano a chi potrebbe lucrarci sopra, mettendo in discussione e ledendo i diritti del cittadino contribuente.
In tal senso è fondamentale informare i cittadini circa la possibilità di rifiutare il proprio consenso al trattamento informatico di questi dati.
È fondamentale chiarire, a tale proposito, che rifiutare il consenso non comporta affatto pagare più tasse, dal momento che il 730 potrà essere presentato nelle consuete modalità.