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I cittadini delle aree terremotate, che già vivono ogni giorno il dramma della mancata ricostruzione e dei ritardi nel rilancio dell’economia locale, possono tirare almeno un piccolo respiro di sollievo sul fronte delle bollette e delle imposte. Ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato un Decreto Legge che disciplina la proroga e la sospensione dei termini relativi agli adempimenti e ai versamenti tributari e contributivi, la sospensione del pagamento del canone Rai e la sospensione del pagamento delle utenze. Una misura estremamente importante per le famiglie che vivono nelle aree devastate dal terremoto del 24 agosto 2016, specialmente in una fase di confusione ed incertezza come quella attuale, in cui gravi minacce incombono sui risparmi delle famiglie.

Un atto di responsabilità dovuto, che il Governo Gentiloni ha emanato nonostante la difficile e precaria situazione politica.

Nel dettaglio il provvedimento dispone che la ripresa della riscossione dei tributi sospesi in favore dei soggetti diversi dai titolari di reddito di impresa, di lavoro autonomo e degli esercenti attività agricole decorra dal 16 gennaio 2019, anziché dal 31 maggio 2018. Contestuale anche la rateizzazione del versamento delle somme sospese in 60 rate mensili di pari importo (invece delle 24 attualmente previste).

È stata prorogata al 1° gennaio 2019 anche la sospensione dei pagamenti delle fatture relative alle utenze per i soggetti danneggiati.

Prorogata anche la sospensione del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi di assicurazione, posticipando la data di inizio del rimborso dal mese di maggio 2018 al mese di gennaio 2019. con la possibilità di estendere il periodo di rateizzazione dagli attuali 24 a 60 mesi.

È stata disposta, inoltre, la proroga al 1° gennaio 2019 dei termini per la notifica delle cartelle di pagamento e per la riscossione delle somme risultanti dagli atti emessi dall'Agenzia delle entrate e dall'Inps. 
Infine il pagamento del canone Rai è sospeso fino al 31 dicembre 2020: a partire dal 1° gennaio 2021 è prevista la ripresa della riscossione, senza alcuna applicazione di sanzioni e interessi.

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