Il degrado del servizio pubblico di informazione è provato anche dal disinteresse della Rai verso un servizio di eccellenza come Isoradio, che pur avendo l’esperienza più importante nel settore, sembra stia trascurando con ordinaria negligenza un servizio di pubblica utilità, a differenza degli altri media (RTL 102,5, Sky con il canale MyWay,ecc.), che avendo compreso l’importanza e l’interesse degli utenti ad avere servizi di Infomobilità aggiornati, li stanno potenziando.
Domenica 15 giugno, il segnale di Isoradio non è stato trasmesso nella zona di Roma, dalle 10,00 della mattina fino alle 17,00 circa. Sulla frequenza romana di Rai Isoradio (fm 103,450 ) si riceveva Radio Popolare (nella zona sud) e Radio 101 (nella zona nord) e in alcuni momenti sui 103,450 non si sentiva nulla. I noti disagi dovuti al nubifragio che si è abbattuto sulla capitale a partire dalle 14,00 sono stati comunicati agli ascoltatori di tutta Italia tranne che ai romani.
Migliaia di automobilisti rimasti intrappolati sul Grande Raccordo Anulare a causa degli allagamenti che hanno interessato la carreggiata interna all’altezza dell’Appia, non hanno avuto notizie contribuendo al blocco del traffico per alcuni tratti chiusi per impraticabilità. Anche l’Appia, l’Ardeatina la Pontina e la Laurentina sono rimaste congestionate a causa degli allagamenti e degli smottamenti dovuti alle forti piogge; le auto che venivano fatte uscire dal GRA, inoltre, andavano ad appesantire ulteriormente le arterie citate. In questa situazione Rai Isoradio era muta e gli utenti inviavano decine di SMS di protesta per il black out del servizio di infomobilità.
I giornalisti di Isoradio in diretta, allestivano collegamenti telefonici con la Polstrada e con la Municipale di Roma Capitale per fornire consigli e aggiornamenti puntuali sulle condizioni delle strade romane e su itinerari alternativi ma gli utenti interessati a queste preziose informazioni venivano tagliati fuori dalla ricezione di Isoradio (Canale di pubblica utilità della RAI!!!).
Il Direttore generale in una audizione davanti la Commissione parlamentare di Vigilanza e durante alcune interviste a importanti quotidiani nazionali, affermava che la Rai aveva intenzione di potenziare e rilanciare Rai Isoradio, ma i fatti ed il taglio di alcune finestre di informazione (come la soppressione di un programma di successo Articoli da Viaggio), lo smentiscono.
Durante lo sciopero dell’11 giugno, su Rai Isoradio è stato mandato in onda il segnale audio del canale FD4, senza l’identificativo di Isoradio e senza neppure uno straccio di comunicato che ricordasse lo sciopero in corso e i motivi per cui sui 103,450 si ascoltava un’altra radio, suscitando le proteste di molti ascoltatori, che si sono rivolti anche alle associazioni dei consumatori.
Adusbef e Federconsumatori nell’auspicare che nel rinnovo del Contratto di Servizio tra Stato e Rai in scadenza nel 2016, possa essere rafforzato il “Servizio Pubblico” Rai ed il ruolo di Isoradio, che fornisce informazioni (Infomobilità), contenuti educativi (sicurezza stradale) e intrattenimento, senza un solo spot pubblicitario, chiedono che l’indagine aperta oggi dalla Procura della Repubblica di Roma sul maltempo, chiarisca anche la genesi del black out di Isoradio, individuando i responsabili che hanno così contribuito al traffico caotico di ieri pomeriggio a Roma.