Con l’avvicinarsi dell’apertura delle scuole, reiteriamo lo studio relativo ai costi del materiale scolastico e dei libri.
Anche se con largo anticipo, gli scaffali delle cartolerie e dei supermercati sono già pieni di zaini, astucci e articoli scolastici.
L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, come ogni anno, ha monitorato il costo dei materiali scolastici, che registrano un aumento medio pari al 3,2% (vedi tabella in allegato).
La spesa per il corredo scolastico (più i “ricambi”) passerà da 461 Euro dello scorso anno ai 488 di quest’anno (+6%).
Ad aumentare in misura maggiore sono soprattutto i prezzi di zaini trolley, gli astucci pieni (dei cartoni e di marca). In lieve calo, invece, i costi degli astucci delle serie tv o delle squadre di calcio ed il prezzo dei quaderni piccoli, sempre meno utilizzati soprattutto alle elementari e alle medie.
Libri
Altra voce di spesa molto pesante per le famiglie è quella relativa ai libri di testo.
Quest’anno mediamente per i libri + 2 dizionari si spenderanno 507 € per ogni ragazzo, il +5% rispetto allo scorso anno.
Nel dettaglio:
– uno studente di prima media spenderà mediamente per i libri di testo + 2 dizionari 452,00 € (il +4% rispetto al 2011).
A tali spese vanno aggiunti + 488,00 € per il corredo scolastico ed i ricambi durante l’intero anno, per un totale di 940,00 €.
– Un ragazzo di 1 liceo spenderà per i libri di testo + 4 dizionari 745,00 € (il 2% in più rispetto allo scorso anno) + 488,00 € per il corredo scolastico ed i ricambi, per un totale di ben 1.233,00 €.
Una spesa che incide notevolmente sui bilanci delle famiglie, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale.
Per questo chiediamo al Ministero e agli Enti Locali di potenziare le agevolazioni per l’acquisto dei libri destinate alle famiglie meno abbienti.
Inoltre è opportuno che il Ministero avvii severi controlli sullo sforamento dei tetti di spesa. A tale proposito invitiamo le famiglie a segnalarci, come ogni anno, il superamento di tali limiti.
È indispensabile adottare misure concrete che consentano alle famiglie di risparmiare:
– incentivando l’editoria elettronica (un dizionario online può costare anche 8 Euro!);
– rendendo disponibili in rete gli aggiornamenti per le nuove edizioni, senza obbligare l’alunno ad acquistare necessariamente un testo nuovo;
– ampliando i prestiti dei testi da parte delle scuole;
– disponendo seri controlli relativamente alle cosiddette “nuove edizioni”, che spesso non apportano modifiche sostanziali, ma sono funzionali solo a far acquistare agli alunni i testi nuovi.