Stanno facendo discutere le nuove indicazioni sulla preparazione dell’esame di maturità stilate nei giorni scorsi dal Ministero dell’Istruzione, che ha cancellato il tema storico dalle tracce della prima prova scritta. Una scelta che i rappresentanti del Dicastero motivano con lo scarso “appeal” che l’argomento suscita tra gli studenti (la traccia viene scelta solo dall’1% dei maturandi) ma che ci appare comunque assurda: le linee guida per esame di Stato non possono essere orientate dall’audience ma devono dare priorità alle materie più rilevanti nel quadro della preparazione scolastica dei ragazzi. L’intervento del MIUR finirà, di fatto, per svilire una materia che non solo è riveste un ruolo centrale nella formazione culturale degli studenti ma che è fondamentale per comprendere il presente e l’attualità. A rendere la vicenda ancora più incomprensibile contribuisce il fatto che il provvedimento sia stato elaborato senza consultare i principali soggetti coinvolti, come studenti e insegnanti.
Come Federconsumatori siamo completamente e convintamente solidali con l’appello, lanciato dal Coordinamento della Giunta centrale per gli studi storici e delle Società degli storici, per reintegrare il tema storico nelle prove di maturità, in cui si sottolinea che la decisione del MIUR “riduce la rilevanza della storia come disciplina di studio […] e del sapere storico nella formazione scolastica”, accelerando “un processo già in atto di riduzione del significato dell’esperienza del passato come patrimonio di conoscenze per la costruzione del futuro”.