In queste ore giungono notizie allarmanti sul fronte della scuola. Alle tangibili difficoltà per il riavvio delle lezioni in presenza derivanti dall’emergenza sanitaria si aggiunge la persistente incertezza sul fronte dell’assegnazione delle cattedre. Sono state pubblicate le nuove graduatorie provinciali per le supplenze, in cui si stanno riscontrando numerosissime irregolarità: proprio in considerazione dell’elevato volume di errori – in particolare relativamente all’assegnazione dei punteggi per i titoli di studio e al riconoscimento delle competenze dei singoli docenti – si rivela più che legittimo e fondato l’intervento dei sindacati, che hanno trasmesso una diffida al Ministro Azzolina per sollecitare un intervento in tempi brevissimi.
In questo quadro a dir poco caotico ciò che è più grave è il rischio di arrivare al momento della riapertura senza poter effettivamente garantire la presenza degli insegnanti in aula o, in alternativa, di assegnare cattedre che non corrispondono alle effettive competenze dei docenti.
Si tratta di una questione estremamente complessa che, a quanto sembra, il Ministero dell’Istruzione non sta gestendo con la necessaria attenzione. Ricordiamo che già in fase di presentazione delle domande erano emerse notevoli criticità a livello informatico, con il portale Istanze Online utilizzato per la presentazione delle candidature che è andato più volte in tilt. E’ inaccettabile che le famiglie ancora non sappiano se il sistema scolastico sia in grado di assicurare ai ragazzi i necessari livelli di sicurezza nonché una adeguata organizzazione delle attività di insegnamento, soprattutto considerando le oggettive problematicità derivanti dal ritorno in aula dopo mesi di lezioni a distanza.
Il sistema scolastico pubblico ha il preciso dovere di garantire alle famiglie il corretto svolgimento delle lezioni e sono necessari interventi immediati e concreti per tutelare il diritto allo studio di tutti i ragazzi.