Il “salvataggio” delle quattro banche (CariFerrara, Banca Marche, Banca Popolare Etruria e Carichieti) è stato effettuato a spese dei piccoli risparmiatori (azionisti e obbligazionisti subordinati), che inconsapevoli dei rischi che avevano assunto hanno scoperto improvvisamente che il loro risparmio non valeva più nulla.
Le notizie di stampa sulle indagini in corso – che hanno preso avvio anche dalle nostre denunce – stanno confermando che le banche hanno adottato pratiche di vendita poco ortodosse per spingere il collocamento di questi prodotti ai propri clienti. Acquisti “obbligati” di azioni in cambio di finanziamenti; azioni che derivavano da improbabili aumenti di capitale voluti dalla Banca d’Italia per ricapitalizzare gli istituti di credito in difficoltà; sottoscrizione di obbligazioni subordinate come fossero prodotti da banco… e questo è stato consentito dalla Consob che nel 2011 ha abolito gli scenari probabilistici dalla documentazione per le offerte di investimento eliminando così qualsiasi efficace e comprensibile indicazione dei rischi dei prodotti finanziari in grado di tutelare concretamente gli investitori.
Al riguardo segnaliamo che in questi giorni sul sito degli Stati Generali è stato predisposto un TEST che consente di scegliere quale sia la modalità di rappresentazione dei rischi che si ritiene più chiara ed in grado di consentire scelte di investimento consapevoli.
I risultati saranno inviati alle Autorità nazionali ed Europee per chiedere il ripristino degli scenari probabilistici nella regolamentazione di trasparenza dei rischi dei prodotti finanziari. Invitiamo tutti i cittadini a partecipare al TEST per fornire il supporto a questa iniziativa e sgomberare il campo da ogni critica sulla chiarezza, comprensibilità e necessità degli scenari probabilistici per la tutela del pubblico risparmio.