Federconsumatori insiste sulla necessità di agire con determinazione per vincere la sfida della sicurezza dei dati sanitari. In tal senso è necessario coinvolgere e sensibilizzare i cittadini, informare e responsabilizzare il personale sanitario, non tacere sul consenso che, quando richiesto, nella migliore delle ipotesi non è corredato dalla opportuna informazione, nella peggiore è addirittura indotto.
Il Garante per la protezione dei dati personali, nella relazione odierna, ha giustamente insistito sulla tutela del paziente a fronte della crescita di rischi e delle "nuove vulnerabilità dei dati sanitari".
In tal senso Federconsumatori ritiene insufficienti le misure adottate finora. Il consenso non viene chiesto e, quando richiesto, non è informato, consapevole e libero, specifico, attuale e manifesto.
Per il futuro ben vengano le tre nuove "condizioni " aggiunte dal Garante, che richiede che il consenso sia anche "preventivo, inequivocabile ed esplicito".
Il cittadino va messo in condizione di accedere a informazioni e conoscenze necessarie per scegliere e decidere in consapevole autonomia.
Questi dati non possono e non devono in alcun modo divenire facile preda di chi potrebbe sfruttarli ed utilizzarli in maniera impropria.
Federconsumatori propone, di superare l'asimmetria tra paziente ed operatore sanitario. In quest'ottica, soprattutto nelle attività programmabili, insieme alla ricevuta di prenotazione sarebbe utile che venga consegnata una adeguata informativa ed il modulo di consenso al trattamento dei dati sensibili.