A seguito dei numerosi e gravi fatti degli ultimi giorni, la rete delle terapie intensive, in particolare quelle neonatali, i centri di rianimazione, le ambulanze, gli elisoccorso ecc. si trovano nell’occhio del ciclone.
Quanto avvenuto mostra in tutta la sua gravità l'inadeguatezza delle prestazioni di urgenza ed emergenza.
Non si possono nascondere le responsabilità del servizio pubblico, ormai in molti casi inadeguato a garantire il diritto alla salute sancito dalla nostra Costituzione.
Un diritto fondamentale e irrinunciabile, gravemente compromesso a causa degli effetti devastanti dei tagli alla sanità.
È a questa logica che bisogna ribellarsi. Bisogna tornare a garantire i servizi e dare ascolto alle esigenze di salute dell’intera popolazione.
Non è più tollerabile la storica e cronica insufficienza delle strutture sanitarie, che mette a rischio quotidianamente la vita dei pazienti.
I tagli hanno comportato solo la riduzione delle prestazioni e dei posti letto, senza sanare i guasti, gli sprechi e la corruzione.
Il Governo ed in particolare il Ministro della Salute non possono ignorare questa grave situazione, sono chiamati a dare risposte urgenti ed efficaci per garantire la salute dei cittadini. È necessario attuare urgenti soluzioni organizzative, che pongano fine alla insufficienza di servizi ed alla crescente sfiducia dei cittadini.