La legge di bilancio rischia di diventare un rischio, se non addirittura un danno, per la salute dei cittadini del nostro Paese.
Cresce, infatti, l’attenzione e l’allarme per la sanità pubblica, in particolare per l’accesso e l’equità del Servizio Sanitario Nazionale: risulta gravemente compromesso l’universalismo del sistema sanitario dal momento che viene compromessa l’equità nell’accesso e nella fruizione dei servizi.
Risulta in crescita la spesa effettiva pro-capite: si calcola che è in aumento, fino a circa 20 milioni, il numero delle famiglie costrette a pagare di tasca propria, cresce anche il numero delle famiglie costrette a contenere le spese sanitarie, e spesso costrette a rinunciare a esami, farmaci e terapie.
Non solo, le maggiori rinunce vengono richieste alle famiglie di anziani e a quelle residenti nelle regioni del Sud e del Centro del Paese.
Questi dati dimostrano che le spese sanitarie contribuiscono ad accrescere il disagio e le conseguenti rinunce da parte delle famiglie, con fenomeni di impoverimento a causa e a seguito di crescenti e non sostenibili spese sanitarie out of pocket.