Federconsumatori ritiene pericoloso e irrazionale compromettere il rapporto di fiducia medico-paziente e la continuità dell'assistenza medica.
L'ipotesi di ridurre la presenza del medico di famiglia di otto ore, da mezzanotte alle otto, prevede una interruzione della presenza del medico di un terzo dell'orario. Un'interruzione che, troppo lunga per essere razionalizzata, inevitabilmente comprometterebbe la necessaria continuità dell'assistenza medica a livello territoriale.
Tale disposizione riduce, di fatto, l’assistenza della medicina generale da 24 ore su 24 a 16 ore su 24 nei giorni feriali e a 12 ore il sabato e i festivi. In tali condizioni dalla mezzanotte alle 8 nei giorni feriali e dalle 20 alle 8 nei giorni di sabato e festivi tutti gli interventi sanitari, dai codici bianchi ai codici rossi, saranno delegati al sistema di emergenza urgenza 118.
Un provvedimento inopportuno e irrazionale che comporterà un grave intasamento delle attività di pronto soccorso e di 118, che non consente di gestire una troppo lunga "discontinuità della presenza del medico di famiglia" e che determinerà una inaccettabile impossibilità di presenza ed assistenza nei piccoli comuni, con ulteriore smantellamento della sanità pubblica.
Per questo, al fine di tutelare il diritto alla salute dei cittadini e il loro accesso alle cure, la Federconsumatori aderisce alla manifestazione che si terrà l'11 maggio a Montecitorio.