Maxi truffa con violazione dei dati personali dei pazienti. Nel Lazio, dopo gli avvisi bonari della Regione Lazio, si scopre la mega truffa da 100 milioni: i "dati dei pazienti" usati per chiedere alla Regione rimborsi per prestazioni ed esami mai effettuati.
I cittadini sono stati danneggiati due volte: la prima per essere stati sospettati, in gran parte senza motivo, di evasione fiscale; la seconda per avere subito l'uso "fraudolento" di dati che dovrebbero essere riservati e messi in sicurezza dal sistema informatico.
La misura dei 235.000 avvisi bonari della Regione Lazio per sanare eventuali abusi ed evasioni dei cittadini ha fatto emergere una colossale truffa a danno, certo, della sanità regionale, ma anche e soprattutto a danno dei cittadini ignari.
Una rete di organizzazioni che apponeva codici falsi, prestazioni mai effettuate, manipolando i dati personali.
Una mega e grave truffa scoperta grazie alla reazione dei cittadini che, infuriati ed allarmati, hanno protestato in massa agli sportelli della Regione.
Federconsumatori condivide l'allarme per lo scandalo e chiede di risalire rapidamente alle responsabilità di strutture e soggetti, sia privati che pubblici.
Ritiene infine necessario non sottovalutare quanto e come la criminalità informatica possa moltiplicare rischi ed abusi a danno dei cittadini, che si avvalgono di strutture servizi sanitari. Per questo crediamo sia indispensabile che le Regioni adottino adeguati strumenti per la tutela di questi delicatissimi dati.