In Comunicati, Salute

La cronaca di questi giorni è un campanello di allarme senza precedenti su illecite pratiche che compromettono la salute dei cittadini e producono danni gravi al Servizio Sanitario Nazionale.

I 7,3 milioni di euro sequestrati dai NAS a tre cliniche romane risultano “rimborsati indebitamente” dal momento che sarebbero superiori ai rimborsi per le prestazioni effettivamente eseguite.

E mentre nelle cliniche romane avvengono queste vere e proprie truffe ai danni del sistema sanitario, a Napoli (e non solo) è in atto una forma di sfruttamento di giovani medici, impegnati a garantire la “copertura medica” nei turni di assistenza e del 118, durante gli incontri sportivi, costretti a percepire non solo compensi minimi (3,50 euro l’ora in Campania), ma anche compensi “in natura” con una birra, una cena o persino una lezione di sci!

Una situazione inconcepibile, che Governo ed Enti Locali devono trovare il modo di arginare: è evidente, infatti, come queste pratiche stiano minando nel profondo la fiducia che i cittadini ripongono nel sistema sanitario, spesso percepito come distante ed incapace di rispondere alla loro domanda di salute, anche a causa delle gravi forme di spreco, corruzione ed abuso esistenti al suo interno.

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