Dopo settimane di fiato sospeso sul “giallo" dei rinvii dell’intesa Stato Regioni, Federconsumatori ribadisce che le politiche di risparmio non possono e non devono riguardare solo la sanità.
La tutela della salute resta “un diritto fondamentale dell’individuo e un interesse della collettività”, soprattutto nelle condizioni di crisi e di crescenti diseguaglianze che caratterizzano la situazione attuale delle famiglie.
E’ necessario avere presente che, dopo anni di tagli lineari, il nostro Servizio Sanitario Nazionale risulta di fatto sottofinanziato e incapace di far fronte e dare risposte alle esigenze sanitarie dei cittadini.
Non bisogna dimenticare che, nel settore della sanità, nel corso di questi anni:
– – sono stati tagliati servizi, prestazioni e posti letto;
– – sono aumentati i ticket;
– – i costi delle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale per diagnosi e terapie sono "fuori mercato". Tutto ciò va a vantaggio della sanità privata, che però rimane riservata ad una ristretta fascia di popolazione agiata;
– – la spesa a carico delle famiglie è in calo perché i cittadini sono costretti a rinunciare a cure e controlli.
Chiediamo chiarezza, risposte, ma soprattutto un atto di responsabilità da parte del Governo e delle Regioni per far fronte a questa situazione, divenuta ormai insostenibile.