In Comunicati, Salute

Federconsumatori giudica grave e inaccettabile negare le terapie ai malati di epatite C. In relazione a tale problema ci troviamo in una vera e propria emergenza sanitaria: migliaia di cittadini positivi al virus dell'epatite C non si curano perché non dispongono dei circa 44mila euro necessari per comprare i farmaci disponibili solo a pagamento. Tali farmaci non possono essere acquistati all'estero, dove sono meno cari; per accedere alla terapia i pazienti devono aspettare di essere classificati come "malati gravi".

Una situazione insostenibile, che crea una grave esclusione nei confronti dei malati di epatite C.

Per questo la Federconsumatori accoglie positivamente la sentenza del giudice della Corte di Appello di Roma che ha imposto di restituire al paziente il medicinale comprato all'estero e sequestrato all'aeroporto. Si tratta di un pronunciamento importante, che introduce una modifica necessaria alle regole del commercio dei farmaci.

Per sopperire alla domanda dei farmaci necessari, ci uniamo alla richiesta di FNOMeNCO di produrre in Italia il farmaco  equivalente con l'impegno di garantire a tutti, e non solo ai pazienti più gravi, le terapie necessarie.

Chiediamo, inoltre, di rendere finalmente chiare ed accessibili a tutti le regole e le trattative sul prezzo  dei farmaci.   

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