In Comunicati, Trasporti e Turismo

Ryanair ha reso noto che offrirà il rimborso agli utenti che non potranno partire perché risultati positivi al Covid-19. Una notizia clamorosa: finalmente la compagnia irlandese si adegua alle regole italiane sui rimborsi relativi al Covid.

Fino ad ora, infatti, Ryanair aveva respinto qualsiasi richiesta di ristoro inoltrata dai viaggiatori impossibilitati a causa all’esito positivo di un tampone.

Gli utenti contagiati dal Covid-19, per non perdere il denaro speso per la prenotazione, potevano unicamente richiedere il cambio biglietto, pagando però 40 Euro a passeggero a tratta: in questo modo la compagnia non faceva che lucrare sulla salute dei clienti e sull’emergenza sanitaria.

Il nuovo orientamento, giunto dopo numerose segnalazioni e denunce da parte dei passeggeri stanchi di subire i comportamenti scorretti della compagnia, permetterà ai cittadini di ottenere un rimborso attraverso l’emissione di un voucher, che consentirà di rimandare il viaggio senza perdere i soldi spesi.

Anche se la novità può essere considerata positiva, permangono numerosi dubbi in merito, per i quali Federconsumatori richiede ulteriori delucidazioni a Ryanair: ai fini del rimborso, la positività del viaggiatore può essere certificata dall’esito positivo di un tampone o è necessaria una certificazione medica? Gli utenti che sino ad oggi si sono visti rifiutare il rimborso, otterranno l’emissione di voucher utilizzabili?

In attesa dei doverosi chiarimenti da parte della compagnia, Federconsumatori sollecita il vettore a convocare un incontro con tutte le Associazioni dei Consumatori, per affrontare la questione dei rimborsi e per predisporre un protocollo di conciliazione realmente utile ed efficace, perché sottoscritto con tutte le Associazioni maggiormente rappresentative delle istanze dei cittadini e non unicamente con quelle selezionate in base a criteri poco chiari.

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