Circola in questi giorni un emendamento al Decreto sostegni volto a modificare la procedura F. I. R. con l’introduzione di nuove sottocommissioni che andrebbero a coordinarsi con l’attuale commissione tecnica.
Una proposta inconcepibile a nostro avviso, a maggior ragione dal momento che viene presentata in un contesto in cui le istruttorie delle pratiche, seppur con alcune criticità conseguenti al difficile reperimento dei documenti bancari richiesti, procedono alacremente a seguito dell’intensificarsi delle riunioni della commissione già esistente.
Desta pertanto forte preoccupazione e chiediamo sia cassata immediatamente la proposta di una procedura che, a nostro avviso, andrebbe ad appesantire un processo già avviato, portando fino al 2022 la liquidazione degli ultimi indennizzi spettanti ai risparmiatori.
Per non parlare delle ingenti risorse destinate a finanziare tali sottocommissioni, che sottrarrebbero un importo massimo di 1 milione di euro alla dotazione finanziaria del FIR, e quindi ai risparmiatori, per finanziare tali sottocommissioni. Se dalle valutazioni della Commissione tecnica risultasse evidente l’avanzo di risorse, chiediamo che queste vengano utilizzate o per aumentare la percentuale dei ristori ai risparmiatori o, ancor meglio, per consentire l’apertura di una nuova finestra per permettere a chi, in un periodo di piena pandemia, non era riuscito in precedenza a presentare tempestivamente la richiesta di indennizzo al FIR.