In Comunicati, Trasporti e Turismo

Marcia indietro della Regione Sicilia che ha emanato un nuovo decreto per l’accesso ai rimborsi dei biglietti/abbonamenti non fruiti a causa dell’emergenza Covid-19.

Alla luce, infatti, del Decreto Assessoriale n. 4353 del 17 dicembre 2020 contenente modifiche alle “Linee guida sulle modalità di rimborso dei titoli di viaggio del TPL ferroviario” decadono tutte le ingiuste limitazioni previste nel precedente Decreto, che escludevano numerosi passeggeri dal diritto al rimborso, nonché dalla possibilità di ottenerlo in contanti.

La Federconsumatori, intervenuta attraverso la sua struttura della Regione Sicilia e il Comitato Pendolari Sicilia si ritengono soddisfatte per questo importante risultato ottenuto a favore dei cittadini.

“Apprezziamo l’iniziativa della Regione Sicilia che ha di fatto recepito su nostra richiesta le modalità di rimborso previste su tutto il territorio nazionale dal Decreto Rilancio. Ogni forma di limitazione a carico dei consumatori è illegittima e pertanto Federconsumatori continuerà a vigilare, come è avvenuto in questo caso, affinché ogni abuso o ostacolo che penalizza i cittadini venga rimosso.” – afferma Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori.

Nel dettaglio, sparisce il termine illegittimo di decadenza del beneficio entro cui presentare la richiesta di rimborso dei biglietti o degli abbonamenti non fruiti (che nel precedente decreto era stato fissato al 31 dicembre 2020).

Inoltre vengono previsti i rimborsi anche per i titoli di corsa semplice che per gli abbonamenti settimanali, mentre nel primo decreto era previsto solo per gli abbonamenti mensili e annuali. Eliminati in tal senso i limiti temporali inizialmente previsti.

Cancellate inoltre le incomprensibili limitazioni esistenti nel vecchio Decreto all’utilizzo del rimborso in contanti, allargando la platea dei soggetti che potranno beneficiare del rimborso in denaro contante.

Una vittoria per i cittadini siciliani, i cui diritti sono stati finalmente riconosciuti, eliminando le gravi disparità e penalizzazioni che avevamo sottolineato, inviando una segnalazione all’Antitrust e all’Autorità dei Trasporti.

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