Dopo la frenata di giugno, a luglio la produzione industriale torna a crescere dell'1,1% rispetto al mese precedente e del +2,7% rispetto a luglio 2014.
Un dato senz'altro positivo e incoraggiante per la nostra economia.
"Un dato che bisogna sfruttare con intelligenza, per far sì che diventi strutturale, stabile e duraturo." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
È estremamente prematuro inneggiare alla ripresa: le condizioni del sistema economico italiano non sono ancora sufficientemente stabili.
Per questo è il momento giusto per agire. Il primo passo, come rivendichiamo da tempo, è il rilancio del mercato del lavoro. Va bene la stabilizzazione dei contratti già attuata con il jobs act, ma la questione occupazionale non si può definire un capitolo chiuso: chi lo fa è un irresponsabile.
Bisogna creare nuovi posti di lavoro, è questa la strada maestra per ridare ossigeno alla domanda interna (non dimentichiamo la contrazione del -10,7% nel triennio 2012-2013-2014, pari ad una diminuzione complessiva della spesa delle famiglie di circa 78 miliardi di Euro) e per dare un nuovo impulso alla crescita.
I giovani e meno giovani senza occupazione, oggi, sono sostenuti dalle famiglie più che dallo Stato, con un carico economico di circa 450-500 Euro al mese. È evidente, quindi, che creare nuovi posti di lavoro significa innescare un circolo virtuoso, attraverso il rilancio dei redditi, dei consumi e della produzione.
È questa la cura che serve alla nostra economia e ci aspettiamo che il Governo ne prenda consapevolezza e si decida ad avviare un Piano Straorinario per il Lavoro che preveda:
– il rilancio degli investimenti per lo sviluppo e la ricerca,
– l'avvio di opere per la messa in sicurezza e modernizzazione delle infrastrutture e degli edifici pubblici, a partire da scuole ed ospedali;
– la predisposizione di un piano per la valorizzazione e la qualificazione dell'offerta turistica, sopattutto in vista dell'importante appuntamento di Matera 2019.