L’Istat ha diffuso oggi i dati relativi all’andamento del tasso di inflazione ad aprile, che si attesta al +1,1%, con una crescita su base mensile del +0,2%.
Il tasso relativo al carrello della spesa si attesta, invece, al +0,3%.
A portare all’insù il tasso di inflazione hanno contribuito i costi dei trasporti nel ponte di Pasqua, aumentati del +2,5%.
Con il tasso di inflazione a questo livello l’aggravio annuo per una famiglia tipo ammonta a circa 325,60 Euro. Come denunciamo da tempo, tale incremento dei prezzi risulta insostenibile per le famiglie, i cui redditi non aumentano in misura proporzionale rispetto al costo della vita.
Tutto ciò determina un’ulteriore diminuzione della capacità di acquisto, con un conseguente acuirsi delle già gravi disuguaglianze che interessano la nostra società.
Non bisogna sottovalutare, inoltre, le pesanti conseguenze che tale dinamica comporta per l’intero sistema economico, producendo una ulteriore contrazione della domanda interna e ripercussioni su un sistema produttivo segnato da gravi difficoltà.
“È sicuramente positivo il dato odierno della lieve crescita del PIL al +0,2%, ma bisogna essere consapevoli che non si può cantare vittoria e che la strada per la ripresa è ancora molto lunga.” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.
In particolare si rende sempre più urgente e necessario avviare un piano straordinario capace di determinare una ripresa stabile dell’occupazione e, con essa, un rilancio dell’intero sistema economico.