L’Istat ha pubblicato oggi i dati relativi all’inflazione: a dicembre il tasso frena all'1,1%. Il tasso relativo ai prodotti del cosiddetto “carrello della spesa” si attesta allo 0,8%.
Con l’inflazione a questi livelli gli aggravi annui per ogni famiglia raggiungono circa 325 Euro.
Gli aumenti gravano sulla situazione già critica che i cittadini devono affrontare ogni giorno e si rivelano ancor più pesanti in questo periodo dell’anno, in cui occorre fare i conti con le spese di inizio anno.
L’elemento di maggiore criticità, come abbiamo già sottolineato in diverse occasioni, è rappresentato dal persistente divario tra l’impennata dei prezzi e la insufficiente crescita dei redditi medi: nel quinquennio 2013-2018 questi ultimi hanno subìto un incremento del +4,4% ma parallelamente la spesa è aumentata del +6,4%. Un andamento, questo, che ovviamente penalizza in misura maggiore i cittadini con redditi medio- bassi.
Andamento aggravato, inoltre, dalla misura sulle pensioni prevista in manovra, che decurterà il potere di acquisto di pensionati che percepiscono pensioni superiori a 1.500 Euro lordi al mese, ben lontane dal poter essere classificate come pensioni d’oro.
“La Manovra di bilancio non offre risposte concrete in questa direzione, non disponendo alcun provvedimento efficace in grado di dare un nuovo impulso alla nostra economia. Sarebbero stati necessari e urgenti investimenti in ricerca e sviluppo, nonché per la modernizzazione delle infrastrutture: interventi utili a risolvere la persistente crisi occupazionale, rilanciando un’occupazione stabile e di qualità e superando misure di sostegno ed assistenza.” – dichiara Emilio Viafora, Presidente di Federconsumatori.