L’Istat conferma una crescita del tasso di inflazione del +1,2%.
Tale livello dell’inflazione comporta ricadute per le famiglie, in termini annui, di +363,45 Euro.
Una crescita dei prezzi dettata dall’aumento dei costi dei carburanti, nonché di quelli legati ai trasporti.
“L’incremento dei prezzi avviene in forte contrasto con l’andamento dei redditi delle famiglie, ancora in forte crisi.” – dichiara Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.
L’elevato tasso di disoccupazione (i cui lievi accenni di ripresa riguardano solo i contratti a termine) erode sempre più i redditi delle famiglie, specialmente di quelle in cui almeno uno dei componenti ha perso il lavoro o non trova occupazione.
Tale andamento incide in maniera del tutto negativa sulla domanda interna che, infatti, stenta ad allontanarsi dallo zero.
In tale quadro, risulta indispensabile intervenire per il rilancio dell’occupazione, che superino la logica dei bonus, agendo invece attraverso un taglio delle tasse sul lavoro.
È inoltre urgente, in tal senso, avviare un piano di investimenti per la ricerca, lo sviluppo e la modernizzazione delle infrastrutture e per la valorizzazione dell’offerta turistica.
Si tratta di una strategia fondamentale nell’ottica di una ripresa del sistema economico, che abbia carattere strutturale e duraturo.