In Comunicati, Politica Economica

Prosegue la risalita del tasso di inflazione, che a marzo sale a quota +0,8% sull’anno.

La spinta maggiore, spiega l’Istituto Nazionale di Statistica, proviene dai beni energetici, in primis i carburanti che crescono a marzo del +1,7%. Rimane fermo, invece, il tasso relativo al carrello della spesa.

Come purtroppo avevamo previsto, destano allarme i costi dei carburanti e dei beni alimentari non lavorati. I costi di questi ultimi crescono del +1%.

Quello dei carburanti, in particolar modo della benzina, è un aumento che si attesta ben al di sopra di quanto dovrebbe. Sono note a tutti le tensioni sui mercati internazionali, aggravata, da ultimo, anche dall’incagliamento della nave cargo nel canale di Suez, ma le speculazioni sono sempre dietro l’angolo.

Secondo i calcoli dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, il prezzo della benzina, calcolando le quotazioni del petrolio ed il cambio, dovrebbe attestarsi ben al di sotto di quello attuale, almeno di 11 centesimi. Un sovrapprezzo di questa portata, in un anno, porterebbe ad un aggravio di circa +132 Euro ad automobilista.

Con l’inflazione a questi livelli, complessivamente, le ricadute pe le famiglie saranno di +238,40 Euro annui. Un importo notevole, specialmente alla luce della grave crisi che i cittadini e il Paese stanno affrontando a causa delle conseguenze della pandemia.

Per fronteggiare tale situazione è necessario che il Governo adotti misure adeguate ad aiutare le famiglie, oltre al sostegno alle attività economiche che si trovano in maggiore difficoltà. Un sostegno che non sia solo di carattere emergenziale, ma costituisca la base per avviare una ripresa stabile e duratura.

“È giunto il momento di avviare un piano lungimirante per il rilancio dell’occupazione, la promozione di una crescita sostenibile dal punto di vista sociale ed ambientale, una determinata lotta alle disuguaglianze e della povertà. Inoltre è fondamentale, in questa fase, una seria azione di monitoraggio e di contrasto ai fenomeni speculativi.” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.

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