Il tasso di inflazione rilevato oggi dall’Istat rivela una crescita dei prezzi del +1,2%.
Tale livello dell’inflazione comporta ricadute per le famiglie, in termini annui, di +363,45 Euro.
Una crescita dei prezzi dettata dall’aumento dei costi dei carburanti, nonché di quelli legati al turismo (biglietti aerei, traghetti e pacchetti vacanza).
“L’elemento di forte preoccupazione sul quale vogliamo porre l’accento riguarda l’eccessivo contrasto tra l’andamento dei redditi delle famiglie, ancora in forte crisi, e l’incessante incremento dei prezzi.” – dichiara Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.
L’aumento della disoccupazione (appena oggi l’Istat rileva la crescita del tasso di disoccupazione all’11,3%), unita alla crescita dei prezzi, erode sempre più i redditi delle famiglie, specialmente di quelle in cui, almeno uno dei componenti ha perso il lavoro o non trova occupazione.
Inoltre, tale combinazione di fattori, incide in maniera negativa sull’andamento della domanda interna, alimentando la crisi sul versante produttivo e occupazionale.
In tale quadro, il reddito di inclusione rappresenta un primo passo avanti nel sostegno alle famiglie e nel contrasto alla povertà, ma di certo è necessario integrare tale operazione con una seria azione per il rilancio del mercato del lavoro e per il sostegno al reddito in caso di cessazione del lavoro o disoccupazione.
Si tratta di una strategia fondamentale nell’ottica di una ripresa del sistema economico, che abbia carattere strutturale e duraturo.