In Comunicati, Politica Economica

L’Istat registra, a gennaio, un tasso di inflazione al +0,5% su base annua. Con l’inflazione a questi livelli, gli aggravi, per ogni famiglia, ammontano a +148,40 Euro annui.

Più elevata la crescita del tasso relativo all’andamento dei prezzi dei beni con maggiore frequenza di acquisto: il cosiddetto carrello della spesa si attesta al +1,3%. Un tasso a questo livello determina un aggravio, solo nel settore alimentare, di 72,80 Euro annui a famiglia.

Dati che pesano sui bilanci familiari in un momento non particolarmente felice per le famiglie, che nonostante l’ottimismo rilevato dalle statistiche, spesso eccessivo a nostro avviso, stanno attraversando ancora un momento difficile sul piano economico.
Per questo si rende sempre più urgente un intervento costruttivo del Governo, che superi ogni logica assistenziale ma getti le basi per una crescita strutturale dell’economia. Nel dettaglio è necessario intervenire più incisivamente rilanciando i redditi delle famiglie attraverso l’avvio di un piano capace di dare nuovo slancio all’occupazione con lo stanziamento di investimenti per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione.

Siamo lieti si stia iniziando a riflettere sulla rimodulazione delle aliquote IVA, da noi richiesta da tempo, per determinare una tassazione più equa che non pesi in maniera eccessiva su alcuni beni di prima necessità, invece considerati alla stregua di “beni di lusso” e tassati al 22% (quali pannolini e latte infanzia nonché assorbenti igienici).

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