È di oggi la notizia della maximulta irrogata dall’Autorità Antitrust nei confronti di Poste Italiane per la promozione, risultata ingannevole, di caratteristiche del servizio di recapito delle raccomandate e del servizio di ritiro digitale delle stesse.
L’Autorità ha verificato che le tempistiche del recapito delle raccomandate risultavano ben diverse da quelle promesse, ma soprattutto le modalità erano differenti da quelle prescritte dalla legge.
Sotto la lente dell’Antitrust, in particolare, il mancato tentativo di consegna nelle mani del destinatario, segnalato da molti utenti costretti a lunghe file e perdite di tempo per il recupero delle raccomandate non diligentemente consegnate.
Oltre ai disagi creati al cittadino si aggiunge l’aggravante dei danni al sistema giudiziario: tale condotta ha infatti determinato ritardi dovuti ad errate notifiche nell’espletamento dei processi, causandone anche la prescrizione.
“Un comportamento inaccettabile, contro cui bene ha fatto a intervenire l’AGCM, con una sanzione esemplare che deve rappresentare un forte e duro monito, per Poste, affinché adempia ai propri compiti di pubblico servizio.” – afferma Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori.
L’emergenza Covid-19 non può e non deve essere un alibi per peggiorare un servizio già da molto tempo carente.
Da mesi i cittadini ci segnalano comportamenti scorretti che non si limitano al mancato tentativo di consegna delle raccomandate, ma riguardano anche la mancata ricezione delle ricevute di ritorno per le raccomandate inviate, la mancata ricezione delle notifiche e degli atti, per non parlare dell’ormai annosa questione della ricezione di bollette e cartelle i cui termini di pagamento risultano già scaduti.
I cittadini non possono in alcun modo essere chiamati a sopperire a causa dei disservizi di un sistema postale che ha mostrato in molti casi la sua inefficienza. Per questo chiediamo agli utenti coinvolti di segnalare a sportello@federconsumatori.it tutti i problemi e i disagi riscontrati con Poste e con i servizi di spedizione, sulla base di tali segnalazioni potremo avviare le opportune iniziative di carattere legale e intraprendere, parallelamente, un percorso di discussione con il Mise per una seria, attenta ed aggiornata riforma del servizio.