La privatizzazione delle poste non è un fatto negativo a priori, l’importante è che, nella realizzazione di tale piano, non si perdano mai di vista i diritti dei cittadini.
In particolare, qualunque cosa accada, dovrà essere sempre garantito il servizio universale a tutti i cittadini.
Inoltre, non vorremmo che la privatizzazione comportasse un azzeramento della concorrenza nel settore dei servizi bancari. Si tratterebbe dell’ennesimo regalo alle banche e dell’ennesima penalizzazione degli utenti, altrimenti costretti a “usufruire” dei conti correnti più cari d’Europa.
Tenendo bene a mente tali principi, il Governo deve impegnarsi concretamente circa la destinazione dei fondi ricavati dall’intera operazione, che chiediamo siano vincolati esclusivamente al rilancio del potere di acquisto delle famiglie ed alla realizzazione di un piano per la ripresa dell’occupazione, in particolare quella giovanile.