In Banche e Assicurazioni, Comunicati

Per vertici di Banca Popolare di Vicenza sono è stato rinchiesto il rinvio a giudizio per aggiotaggio, ostacolo alle attività di vigilanza e falso in prospetto.

Così il PM: “gli indagati hanno diffuso notizie false e posto in essere operazioni simulate e altri artifici, concretamente idonei a provocare una sensibile alterazione del valore delle azioni Bpvi e a incidere in modo significativo sull’affidamento riposto dal pubblico sulla stabilità patrimoniale della banca.” Sotto accusa la prassi dei finanziamenti concessi ai clienti per la sottoscrizione delle azioni emesse dalla banca per un controvalore di 963 milioni di euro.

Fin qui l’autorità giudiziaria, ricordiamo inoltre che numerose autorità (Banca d’Italia, BCE, Consob, Antitrust) nei mesi scorsi hanno sanzionato le due banche venete per pratiche commerciali scorrette, riprofilature Mifid opportunistiche (in decine di migliaia di casi durante gli aumenti di capitale), operazioni “baciate”. Per questi motivi Federconsumatori, che si costituirà parte civile nei confronti degli amministratori indagati, ha richiesto a Governo e a Banca Intesa la costituzione di una commissione o di un collegio arbitrale che valuti, caso per caso, le truffe perpetrate ai danni dei risparmiatori e decida il risarcimento nei loro confronti.

In assenza di una risposta concreta organizzeremo manifestazioni nelle città più colpite dalla truffe e proseguiremo nelle azioni legali già intraprese. 

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