Siamo certi che i dati di Federalberghi sul ponte del 2 giugno siano reali. Sicuramente sono stati raccolti in qualche Rotary o Lions Club.
Un campione piuttosto distante dalla realtà della situazione in cui si trova la maggioranza delle famiglie.
Se vogliamo fare riferimento alle famiglie comuni, quelle che si recano quotidianamente ai nostri sportelli per denunciare abusi e difficoltà, le stime sulle partenze per il ponte del 2 giugno cambiano radicalmente.
Dai dati raccolti dal nostro Osservatorio emerge che le partenze si attesteranno sugli stessi livelli dello scorso anno: appena il 9-10% degli italiani ha in programma di partire (pernottando almeno una notte fuori casa).
Di questi quasi la metà cercherà ospitalità presso amici e parenti.
Su un dato siamo d'accordo, oltre il 90% di chi parte in occasione del ponte sceglierà destinazioni in Italia.
Agriturismi, città d'arte, gite in montagna e SPA sono le mete preferite. Il tempo ancora incerto ha fatto perdere quota alle località balneari, che comunque sono sempre molto richieste.
Tali dati non lasciano ben sperare nella stagione estiva alle porte: segno che le famiglie ancora non sono in condizione di poter programmare viaggi e dedicare budget consistenti allo svago ed al tempo libero. Per questo invitiamo il Governo, di concerto con le imprese del settore, a mettere in campo una seria politica di rilancio per il turismo, che punti sulla qualità dell'offerta e sulla competitività dei prezzi. Per permettere ai cittadini di godere di una vacanza e all'intero settore di conoscere una crescita importante, dai risvolti rilevanti per l'intera economia.