L’Istat conferma oggi la crescita del PIL nel IV trimestre 2017 del +0,3%, livello che fa attestare la crescita annua al +1,6%.
Alla luce delle revisioni effettuate dall’Istituto di Statistica emerge che si tratta del rialzo più basso dal III trimestre 2016.
La crescita acquisita per il 2018 non si allontana molto da tali livello, attestandosi al +1,5%.
Peccato che la crescita registrata dall’Istat trovi ancora scarso riscontro nel miglioramento delle condizioni delle famiglie che, spesso, vivono ancora situazioni di profondo disagio.
Come emerso dal Report Federconsumatori diffuso ieri, infatti, le famiglie devono far fronte ad un incremento di spesa che cresce in maniera più decisa rispetto al reddito, determinandone un progressivo impoverimento.
Le difficoltà maggiori si concentrano nei nuclei familiari in cui manca il lavoro, in cui un genitore è disoccupato, ma anche nelle famiglie dove figli o nipoti sono in cerca di occupazione: proprio in queste ultime sono i genitori o i nonni che, con il proprio reddito, devono far fronte alle carenze delle nostre forme di welfare, con un onere che l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha calcolato pari a circa 450 Euro al mese.
“Al Governo che presto sarà chiamato a guidare il Paese affidiamo l’impegno di imprimere una vera e decisiva svolta in direzione della crescita, del rilancio occupazionale e della redistribuzione dei redditi” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.
I dati sulla disoccupazione diffusi ieri non vanno, purtroppo in questa direzione. Non ci stancheremo di ripetere come la carenza sul piano occupazionale continua ad essere rappresenti uno dei principali problemi del Paese, per questo è necessario dare una risposta decisa all’avanzata di tale fenomeno attraverso la riduzione delle tasse sul lavoro e l’avvio di investimenti per la crescita e lo sviluppo.