Già da qualche anno – e in particolare negli ultimi mesi – l’opinione pubblica è sottoposta ad un vero e proprio bombardamento mediatico in merito all’olio di palma. Convinti sostenitori e acerrimi nemici di questo ingrediente si scontrano a colpi di interviste, pareri scientifici, indagini, studi e dossier diffusi su quotidiani, siti web e trasmissioni televisive. Le ultime notizie al riguardo sono state diffuse da Amnesty International che, nel rapporto pubblicato questa mattina, denuncia gravissime situazioni di sfruttamento del lavoro, anche minorile, proprio per la produzione di olio di palma.
Oltre alla questione ambientale e dei diritti umani, il “nodo” olio di palma presenta poi un altro aspetto fondamentale: i possibili rischi per la salute. Da tempo si parla della probabile pericolosità dell’olio di palma e, se da una parte alcune importanti aziende del settore alimentare hanno scelto di escluderlo del tutto dai propri prodotti, altre ne esaltano le proprietà e i vantaggi. Si tratta di una situazione a dir poco confusa, in cui i consumatori ricevono segnali e notizie fortemente contraddittori. Il tutto si verifica mentre le autorità e gli enti che dovrebbero vigilare su queste tematiche non sono in grado di dare risposte certe e si limitano a diffondere pareri che di fatto non chiariscono le perplessità dei cittadini.
Alla luce di tutto questo, Federconsumatori chiede che l’EFSA, il Ministero della Salute e le altre autorità competenti chiariscano i dubbi dell’opinione pubblica in merito alla dannosità dell’olio di palma, garantendo ai consumatori informazioni complete e precise su una tematica di grande importanza per la salute di tutti.