In Alimentazione, Comunicati

Nella giornata di oggi i governi dei Paesi UE, riuniti nel Comitato d'Appello, sono chiamati a pronunciarsi sull'autorizzazione di due nuove varietà di mais OGM (Pioneer 1507 e Syngenta Bt11) e sul rinnovo dell'autorizzazione dell’unica varietà attualmente ammessa, il MON 810.

 

Accogliamo con sollievo l’annuncio del voto contrario del nostro Paese: un voto che, peraltro, si allinea finalmente alla posizione dell’opinione pubblica italiana, che è critica nei confronti dell’utilizzo degli OGM.

 

“Esprimere una netta contrarietà alle autorizzazioni è fondamentale non solo per salvaguardare l’ambiente in cui viviamo, il Made in Italy e soprattutto la salute dei consumatori” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

 

I problemi che si pongono sono seri e importanti. Nel nostro Paese si conta il maggior numero di denominazioni DOP/IGP in Europa e il numero delle imprese che coltivano biologico e dei mercati a chilometro zero è in continuo aumento. Lo stesso concetto di Organismo Geneticamente Modificato si contrappone, per sua natura, alla salvaguardia della biodiversità, che è invece vitale per la nostra agricoltura.

Non dimentichiamo poi il fondamentale principio di precauzione, che deve guidare tutte le decisioni dell’UE in materia di autorizzazione alla  commercializzazione di qualsiasi prodotto o sostanza. Gli OGM sono creature relativamente recenti e non è pertanto ancora possibile stabilire con sicurezza che non provochino danni alla salute nel lungo periodo. Ciò che invece sappiamo con certezza, invece, è la fragilità del concetto di coesistenza teorizzato dai sostenitori degli OGM: l’esperienza ha già dimostrato che tale coesistenza è pressoché impossibile da realizzare.

 

Auspichiamo quindi che la posizione dell’Italia e la nostra battaglia contro gli Organismi Geneticamente Modificati vengano condivise anche dagli altri governi europei, portando al respingimento di tutte le autorizzazioni, per un’agricoltura libera da OGM. 

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