Il mondo intero in tilt a causa dei problemi informatici che coinvolgono le piattaforme Microsoft. Non c’è settore che non stia subendo ripercussioni: dal sistema finanziario (stamattina l’indice Ftse Mib di Piazza Affari è stato calcolato in ritardo, anche la Borsa di Londra risente del guasto, ma anche molte banche sono interessate dai disagi) a quello dei trasporti (aeroporti, stazioni ferroviarie e caselli autostradali di mezzo mondo stanno risentendo di questo problema, che ha imposto stop e ritardi nell’erogazione dei servizi).
Dalla stampa apprendiamo che Microsoft ha annunciato che è “mobilitata per gestire questo evento con la massima priorità e urgenza, continuando ad affrontare l’impatto in corso per le rimanenti applicazioni Microsoft 365 che si trovano in uno stato degradato”. Sono in corso di adozione “misure di mitigazione” dopo che molte aziende e servizi sono stati messi in ginocchio a causa del guasto informatico. Microsoft avvisa anche che gli utenti “potrebbero non essere in grado di accedere a varie app e servizi Microsoft 365”.
In alcuni casi la situazione sta migliorando, ma è ancora ben lontana dall’essere risolta. I cittadini stanno registrando disagi in particolare con i voli aerei, che stanno subendo forti ritardi e con i servizi bancari, con gli istituti alle prese con la perdita di accesso ai sistemi informatici.
Dalle prime notizie sembrerebbe che la causa del guasto sia imputabile all’errore di aggiornamento di un agente software. Nel dettaglio Il problema riguarderebbe il software di cybersicurezza Crowdstrike, usato da molte aziende ed amministrazioni, che, per un errore di configurazione, non si sta aggiornando correttamente. Non si tratterebbe quindi, stando alle rassicurazioni di fonti informate, di un attacco hacker.
La priorità è, ovviamente, ripristinare al più presto la piena operatività dei sistemi operativi, per una ripresa tempestiva dei servizi. Ma è necessario avviare delle opportune verifiche per capire cosa è successo e se ci sono state delle conseguenze in termini, ad esempio, di fughe di dati. Alle Autorità competenti, prime su tutte ACN e Garante dei dati personali, chiediamo di vigilare attentamente sulla vicenda, per assicurarsi che si tratti veramente di un guasto e non del tentativo di mascherare un attacco.
Invitiamo i cittadini vittime di disagi e mancati rispristini a rivolgersi prontamente alla nostra associazione, per valutare le azioni più opportune da mettere in campo per far valere i propri diritti e richiedere eventuali ristori per i danni subiti.