Queste settimane si stanno rivelando particolarmente difficili per gli abbonati alle piattaforme che trasmettono in streaming le partite di calcio. Dopo i diffusi disservizi della prima giornata del campionato di Serie A, quando numerosi clienti DAZN hanno dovuto fare i conti con assenze di segnale, blackout e abbassamento della definizione, altri problemi si sono presentati ieri per gli abbonati a Mediaset Infinity+: su social, blog e siti web si moltiplicano i messaggi di protesta degli utenti e numerosi cittadini si sono già rivolti alle sedi Federconsumatori per segnalare il down della piattaforma e dell’app dedicata. La visione della serata di esordio della Champions League è stata a dir poco sofferta: l’impennata degli accessi ha provocato un blackout che ha impedito alla quasi totalità degli abbonati di assistere agli incontri. Considerando che questa sera sono in programma altre partite che attireranno un elevato numero di spettatori, come Liverpool-Milan e Inter-Real Madrid, è ragionevole temere che analoghi problemi possano ripresentarsi e che quindi il calvario non sia ancora terminato. L’azienda, scusandosi con gli abbonati, ha annunciato il prolungamento di 15 giorni della scadenza della fatturazione a tutti i clienti: quasi tutti gli utenti, tuttavia, hanno acquistato Mediaset Infinity+ all’interno dell’offerta TimVision, quindi un’estensione di questo tipo è di fatto inapplicabile per la stragrande maggioranza dei clienti. Non è inoltre accettabile che la piattaforma utilizzi l’alibi dei “problemi tecnici” dovuti ai picchi di accesso: anche in questo caso, così come per DAZN, l’incremento del traffico era più che prevedibile e sarebbe stata logica e opportuna una verifica preliminare dell’adeguatezza degli strumenti tecnici ad un carico elevato di collegamenti.
Episodi del genere dimostrano come la tanto pubblicizzata “rivoluzione” nella trasmissione degli eventi sportivi stenti a decollare e a questo punto viene da chiedersi se l’Italia sia davvero pronta al passaggio allo streaming in diretta del calcio. Questa transizione rappresenta un importante e concreto passo verso la digitalizzazione del Paese ma non è accettabile che l’innovazione venga testata a spese dei consumatori, senza peraltro garantire una adeguata qualità di servizi pagati a caro prezzo.
Considerando l’entità e la diffusione dei disservizi, stiamo inoltrando una segnalazione ad AGCom e Antitrust perché attivino tutti gli strumenti disponibili, seppure con i limiti che purtroppo persistono nelle possibilità di intervento delle Authority, a garanzia del diritto degli utenti ad usufruire di un servizio di qualità. Invitiamo inoltre gli utenti coinvolti a contattare gli sportelli Federconsumatori presenti su tutto il territorio nazionale per maggiori informazioni e assistenza.