Scatta oggi l’entrata in vigore del JEFTA, l’Accordo commerciale tra UE e Giappone che, di fatto, non è altro che una copia degli analoghi trattati TTIP e CETA. Come Federconsumatori facciamo parte della Campagna No JEFTA e oggi cogliamo l’occasione per ribadire la nostra ferma contrarietà a questo tipo di accordi: si tratta di intese che mettono in discussione alcuni princìpi che riteniamo inviolabili: si rivedono al ribasso controlli e tutele, la salvaguardia delle eccellenze italiane è del tutto insufficiente, viene attribuita scarsissima importanza agli aspetti relativi alla sicurezza alimentare e non si introducono standard adeguati in tema di sviluppo sostenibile. Inoltre si finisce per svendere i servizi pubblici al miglior offerente, poiché tutte le materie che non sono espressamente specificate nell’Accordo sono aperte alla concorrenza e quindi esposte a potenziali privatizzazioni: in questo quadro l’ipotesi di una privatizzazione di alcuni servizi essenziali, come l’acqua, diventa dunque una concreta (e gravissima) possibilità.
Ci teniamo poi ad evidenziare ancora una volta la assoluta iniquità dei processi decisionali e di approvazione adottati per arrivare al via libera del testo: il Trattato è stato approvato dal Parlamento di Bruxelles senza dare la possibilità ai componenti di leggerlo prima della firma e soprattutto non è passato al vaglio dei Parlamenti Nazionali. Inoltre, come è già accaduto con il TTIP e con il CETA, non solo i contenuti del Trattato sono stati diffusi il meno possibile ma le informazioni fornite ai cittadini in proposito sono state pressoché nulle.
“È inaccettabile che i singoli Stati e l’opinione pubblica siano stati esclusi dai processi decisionali che riguardano un Accordo che ostacola le possibilità di tutelare la salute dei cittadini. La società civile ha il diritto di essere informata” – dichiara Emilio Viafora, Presidente di Federconsumatori.