L’Istat questa mattina ha pubblicato una revisione delle precedenti stime di aprile sul PIL 2017, che risulta in crescita del +1,6%. L’Istituto di statistica ha inoltre rivisto al ribasso il debito pubblico – che in rapporto al Prodotto Interno Lordo è lievemente sceso al 131,2% – e la pressione fiscale, che si attesta al 42,2%.
I livelli di crescita sono comunque molto lontani da quelli pre-crisi e le condizioni economiche delle famiglie continuano ad essere a dir poco complicate. A dispetto di facili ottimismi i cittadini, a causa della mancanza di lavoro, si trovano a dover affrontare situazione di grave disagio economico e sociale. Gli interventi per il rilancio del mercato occupazionale che invochiamo da tempo non possono più essere rinviati, anche perché questa problematica si inserisce in un contesto di contenimento dei consumi, stallo del potere di acquisto e aumento dei prezzi. Un quadro non certo roseo, dunque, che in assenza di risposte concrete rischia di degenerare.
“Le carenze sul piano occupazionale che affliggono il nostro Paese devono essere colmate. E’ sempre più urgente intervenire riducendo le tasse sul lavoro e stanziando investimenti per la crescita e lo sviluppo” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.