L’Istat annuncia oggi un ulteriore indebolimento del clima di fiducia dei consumatori, il cui indice passa da 112,4 a 111,2. Si tratta di un’ulteriore diminuzione rispetto al valore che, già a febbraio, si era rivelato il più basso da 18 mesi.
Questo dato che si aggiunge ad una lunga lista di indicatori negativi sulla nostra economia: dall’entrata del Paese in recessione tecnica, al calo dei consumi, al crollo della produzione industriale del -5,5% a dicembre 2018 su base annua.
“Si tratta del segnale evidente che i cittadini, smaltiti gli effetti affabulatori dei continui annunci da campagna elettorale, iniziano a fare i conti con le promesse mancate e con una situazione economica che, nel migliore dei casi, è rimasta immutata.” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.
Questo dovrebbe far capire al Governo che è giunto il momento di agire concretamente e con responsabilità, attuando le misure necessarie per far fronte al periodo estremamente complesso a cui il nostro sistema economico va incontro. È importante che l’Esecutivo prenda atto del fatto che bisogna intervenire ora per scongiurare, dal prossimo anno, l’aumento dell’IVA, che segnerebbe una vera e propria catastrofe per le famiglie e per il Paese intero.
Inoltre, di fronte a tali prospettive, le misure di carattere assistenziale sono una soluzione marginale e insufficiente: per restituire al Paese prospettive di crescita è urgente un serio piano di investimenti destinati allo sviluppo tecnologico, alla ricerca, alla modernizzazione e alla realizzazione delle infrastrutture.