Nel giorno in cui l’Istat attesta che il PIL è fermo e comunque ancora notevolmente al di sotto del livello registrato nel 2008, appare alquanto irreale l’aumento della fiducia dei consumatori. Purtroppo, si tratta di un evidente riflesso delle promesse e degli annunci del Governo, che ancora attendiamo di vedere come si svilupperanno concretamente.
È opportuno sottolineare come non vi siano i presupposti per tanto ottimismo: lo stato del sistema economico italiano e le prospettive future lasciano intravedere un periodo complesso e difficile per il nostro Paese, in cui con alta probabilità saranno le famiglie a pagare il prezzo della crisi in termini di mancata occupazione e difficoltà di accesso al credito/mutui.
Per questo è importante ed urgente avviare con effetto immediato delle misure capaci di dare un nuovo slancio alla crescita, attraverso un piano di investimenti destinati allo sviluppo, alla ricerca, alla modernizzazione e realizzazione delle infrastrutture, nonché alla ripresa in termini reali, stabili e duraturi del mercato del lavoro.