Per il mese di agosto l'Istat ha registrato una crescita della fiducia dei consumatori. Si tratta di una rilevazione che non esitiamo a definire inverosimile: la crisi che da anni attanaglia nostra economia non può certo dirsi conclusa e considerando l'elevato tasso di disoccupazione, il crollo del potere d'acquisto delle famiglie e la contrazione dei consumi ci chiediamo come sia possibile riportare un dato positivo.
La realtà è che il Paese versa ancora in una situazione di grave stagnazione e ogni atteggiamento ottimistico è a dir poco prematuro. Basti pensare che solo nel triennio 2012-2013-2014 i consumi sono diminuiti del -10,7%, pari ad una contrazione complessiva della spesa di circa 78 miliardi di Euro.
"Solo abbandonando le politiche di austerità per avviare una nuova fase di sviluppo e di crescita sarà possibile superare la crisi economica" – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef
La diminuzione del costo del petrolio con forte riduzione dei costi energetici a carico delle imprese, il tasso di cambio con il Dollaro particolarmente favorevole alle nostre esportazioni, lo spread Bund – BTP ai minimi storici e un quantitative easing dovrebbero agevolare politiche espansive di investimento. Ribadiamo la necessità di mettere in atto quanto prima un Piano Straordinario per il Lavoro che preveda opere di modernizzazione delle infrastrutture e di messa in sicurezza degli edifici pubblici, investimenti per ricerca e sviluppo e interventi per valorizzare il settore turistico.