Diminuisce ad Ottobre la fiducia dei consumatori, segnando un andamento ancora altalenante nelle aspettative e prospettive dei cittadini.
Un dato che sottolinea la fase di incertezza che ancora caratterizza il sistema economico italiano: se da un lato infatti l’indice rilevato dall’Istat registra un miglioramento relativamente alla situazione economica del Paese, sulla spinta anche della nuova fiducia riacquisita dal nostro Paese a livello internazionale e sui mercati, dall’altro i cittadini nutrono minori aspettative in relazione al clima personale, fronte sul quale si registra una diminuzione.
Sebbene siano giunte buone notizie in merito alla sterilizzazione delle clausole di salvaguardia, che evitano un aumento dell’Iva di ben 831,27 Euro annui (secondo le stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori) e si prospetti un taglio, ancora timido, del cuneo fiscale, le famiglie attendono evidentemente di percepire gli effetti di tali misure.
Oltre ad evitare l’aumento dell’IVA, come abbiamo sottolineato più volte, è ora necessario operare una rimodulazione delle aliquote, per fare in modo che la tassazione non pesi in maniera eccessiva su alcuni beni di prima necessità che invece vengono considerati “beni di lusso” tassati al 22%. Tra questi il latte in polvere e i pannolini per bambini, nonché gli assorbenti femminili.
È necessario, inoltre, avviare un piano capace di dare nuovo slancio al mercato occupazionale con lo stanziamento di investimenti per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione: operazioni fondamentali per dare un nuovo slancio all’intero sistema economico e restituire fiducia alle famiglie.