Istat: ennesima flessione della produzione industriale. Gli investimenti per rilanciare occupazione e potere di acquisto non sono più rinviabili.

Ancora una volta l’Istat rileva un calo della produzione industriale, che ormai da mesi fa registrare indici negativi. Nel mese di ottobre il dato è in diminuzione dello -0,3%, mentre su base annua la flessione è del -2,4%.
Un andamento che purtroppo non ci sorprende: da tempo invochiamo interventi per la ripresa che possano restituire slancio alla nostra economia.
E’ urgente, non ci stanchiamo di ribadirlo, rendere operative misure che risollevino il potere di acquisto, al fine di rilanciare la domanda interna.
Aver scongiurato l’aumento dell’IVA è sicuramente un bene, ma non è sufficiente. La rimodulazione delle aliquote è necessaria per evitare che la tassazione incida in misura non tollerabile sui beni di prima necessità.
In un’ottica più ampia e generale, è improcrastinabile l’avvio di un programma che preveda interventi per imprimere una nuova spinta al mercato occupazionale e per investire nella ricerca, nello sviluppo e nell’innovazione.